Quando l’esperienza live nei parchi divertimento si trasfoma in conversazione social
La condivisione dell’esperienza durante i momenti di svago si è trasformata, in questi ultimi anni, quasi in un bisogno emotivo, che ha trovato un mezzo di espressione nel mondo digitale e in particolare nei social network. Pubblicare online aggiornamenti e immagini sulle proprie esperienze in tempo reale è diventata prassi, un meccanismo veloce e consolidato che crea interazione e conversazione tra gli utenti.
In questa corsa alla condivisione, i parchi divertimento si configurano come un’esperienza particolarmente adatta ad essere condivisa: la loro spettacolarizzazione, le attrazioni, l’essere in compagnia sono tutti elementi propri di questa tipologia di strutture che si prestano bene alla pubblicazione di contenuti online. Per questo motivo risulta fondamentale, nella strategia di marketing e comunicazione dei parchi divertimento stessi, dare spazio alla dimensione digitale quanto a quella fisica, utilizzare i visitatori come testimonial e alimentare le conversazioni online interagendo e dando loro gli strumenti per la massima resa del parlato nei social.
Proprio con l’obbiettivo di analizzare la performance online di sei tra i maggiori parchi divertimenti in Italia, SocialMeter Analysis ha monitorato l’attività su Twitter legata gli hashtag #gardaland, #mirabilandia, #leolandia, #movieland, #canevaworld, #rainbowmagicland nel periodo compreso tra 18 febbraio e il 23 settembre 2016: il risultato sono stati 6480 tweet per un totale di 3152 utenti attivi nelle conversazioni. La migliore performance l’ha avuta Gardaland, il cui hashtag appare in oltre il 50% del totale dei tweet considerati, seguito da Mirabilandia con il 15,5% e Movieland con il 15,1%.
A pubblicare di più sull’argomento gli account delle community e fanpage dedicati ai parchi divertimenti, specifici o in senso generale: @gardaparks, @theparksit, @rainbowmagic_fp si trovano, infatti, ai primi posti della classifica dei top user. Gardaland e Mirabilandia si confermano anche ai primi posti tra gli account più menzionati, seguiti, questa volta, da RainbowMagicland.
La performance migliora se si osserva l’andamento del parlato legato alle immagini condivise con gli stessi hashtag: grazie a Photostream, il wall tematico che raccoglie le foto pubblicate dagli utenti su TW e IG su un determinato argomento, sono state rilevate 2089 immagini condivise su Twitter e 67540 su Instagram, per un totale di quasi 70mila foto uniche (quindi senza calcolare retweet e repost). Instagram risulta, quindi, più performante di Twitter: anche in questo caso a fare da padroni nella classifica degli utenti più attivi sono i profili delle community di fan (@gardalandplanet, @movielandphotos, @gardalandparkfanpage, @rainbow_magiclandfanspage, ecc).
A commentare i risultati dell’analisi Maurizio Crisanti, Segretario Nazionale di ANESV, Associazione Nazionale Esercenti Spettacoli Viaggianti e Parchi: “i dati del rapporto confermano quanto sia diffusa la tendenza a condividere le immagini sui social network da parte dei visitatori dei parchi divertimento. Questa abitudine rappresenta una ottima opportunità per i parchi, che possono programmare azioni di social media marketing progettando le proprie attività sulla base di dati certi. Nel marketing offline – ovvero inserzioni e cartellonistica o materiali di comunicazione, molto usati nel settore – si ragiona spesso in termini più tradizionali, creando occasioni per essere conosciuti dai potenziali clienti, senza poterne misurare facilmente l’efficacia. Il web marketing – da alcuni giudicato meno misurabile – è invece il regno dell’analisi di dati certi, sui quali è veramente possibile progettare azioni di marketing efficaci. Questo esempio di report evidenzia proprio in quale direzione, e su quali social, è possibile orientare le azioni di marketing dei parchi divertimento. Le prime rilevazioni di SocialMeter Analysis saranno preziose per i direttori marketing ed i community manager dei parchi, che non sempre dispongono ancora di una reportistica professionale” .
Un parlato online, quello sui social network, che potrebbe essere incrementato attraverso strumenti di call to action e una comunicazione social più intensa e ragionata da parte degli account dei parchi stessi, che risultano al momento poco attivi. Fondamentale per queste realtà, quindi, dev’essere capire e sfruttare il potenziale della condivisione dell’esperienza in un’ottica inclusiva che fornisca migliori perform
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